I dati delle città

1. SICUREZZA STRADALE

INCIDENTI IN ITALIA (ISTAT 2022)

MORTI. In Italia vi sono state, nel 2021, 2.875 vittime, 8 al giorno. 700 vittime erano pedoni e ciclisti.

CAUSE. Il 40 % degli incidenti mortali dipendono da:

  1. guida distratta (15,4 %)
  2. rispetto precedenza (14,3 %)
  3. velocità troppo elevata (10 %)
 

LE STRADE URBANE. Il 73% degli incidenti avviene su strade urbane ovvero in città e nei centri abitati. 

 

I PEDONI. Come ovvio gli utenti fragili hanno la peggio in caso di incidente con i mezzi motorizzati: il 73% dei pedoni deceduti, lo sono a seguito di un incidente con un’autovettura.

INCIDENTI NEL COMUNE DI LECCE

Secondo i dati del Comune di Lecce, dal 2014 al 2023 nell’intero territorio comunale si sono registrati 40 morti e 4.158 feriti in 4.198 incidenti stradali. La media di 4 morti e quasi 416 feriti all’anno è sottostimata perché sono inclusi gli anni di lockdown. Tra il 2014 e il 2023 nel territorio comunale sono stati coinvolti negli incidenti 748 pedoni (8 morti e 696 feriti) e 454 ciclisti (3 morti e 411 feriti) .

LA VISION ZERO4 morti l’anno non sono accettabili per una città delle dimensioni di Lecce: l’obiettivo di ogni amministrazione deve essere zero morti sulle strade, in accordo col piano d’azione strategico Vision Zero dell’Unione

IL FATTORE DELLA VELOCITÀ

MORTALITÀ DEL PEDONE. In caso di investimento di un utente vulnerabile da parte di un’autovettura, se la velocità è di 50 km/h la probabilità di morire è dell’85%, mentre se la velocità è pari a 30 km/h la probabilità di morire scende al 10%. Quindi riducendo la velocità media dei veicoli a motore si riduce prima di tutto il numero di incidenti stessi. 

SPAZIO DI FRENATA. La riduzione della velocità inoltre contiene i danni anche perché riduce lo spazio di frenata, dai 28 metri relativi a una velocità di 50km/h ai 13 metri per una velocità di 30 km/h.

VISIBILITÀ. La riduzione della velocità infine contiene i danni perché aumenta la visibilità: a 30km/h l’angolo di visuale del conducente raddoppia rispetto a 50km/h.

IL LIMITE 30 Km/h. Per i motivi di cui sopra chiediamo con forza che anche Lecce segua l’esempio di molte città europee, e finalmente anche italiane, adottando l’istituzione del limite dei 30 km/h come velocità standard nell’area urbana, ad eccezione degli assi di scorrimento 


2. ACCESSIBILITÀ URBANA

TEMPI DI PERCORRENZA ZONE 30

Il limite di 30 Km/h non aumenta significativamente ulteriormente i tempi di percorrenza dei veicoli: per percorrere 500 metri all’interno di una zona 30 si impiegano solo 5-10 secondi di più rispetto allo stesso percorso con il limite di 50 km/h. Quindi per perdere un minuto di tempo, occorre percorrere almeno 6 km 

DISTANZA SPOSTAMENTI

In Italia (ISFORT 2022il 30% del totale degli spostamenti in ambito urbano è sotto i 2 km

Più precisamente, a Lecce l’indice di prossimità (DEDA NEXT) mostra che Lecce sarebbe già una “Città 15 minuti”, se fossero garantiti sempre percorsi ciclopedonali, producendo così il risultato di una reale riduzione delle distanze (anche sociali ), con comunità sempre più inclusive e accessibili e il rione come dimensione di sviluppo.    

3. COSTI SOCIALI E AMBIENTALI

INCIDENTI

In Italia, nel 2021, gli incidenti stradali sono costati (ISTAT) 16,4 miliardi di euro, lo  0,9% del prodotto interno lordo, di cui 9,15 sono a carico delle strade urbane. 

INQUINAMENTO

In Italia, nel 2018, l’inquinamento atmosferico nelle città connesso al sistema dei trasporti (EPHA) comporta un costo medio procapite di 1400 euro, equivalente a circa il 5% del PIL.




4. QUALITA’ DELLA VITA E DELLO SPAZIO URBANO

ARROGANZA NELLO SPAZIO PUBBLICO

Nel 2021 il tasso di motorizzazione in Italia era di 67,2 auto ogni 100 abitanti (ISFORT 2022). A Lecce nel 2022 il tasso era di  71 auto ogni 100 abitanti (Rapporto Ecosistema Urbano 2022). Tutto ciò si è tradotto negli anni in una massimizzazione dell’uso della strada per favorire l’uso dell’automobile, riducendo sempre di più lo spazio per gli altri utenti e le altre funzioni. Così oggi l’80% dello spazio pubblico nelle nostre città, il luogo delle attività e relazioni sociali è costituito dalle strade.

 

(RI)DIAMO STRADA ALLE PERSONE!

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